
16 Set Che differenza c’è tra brand identity e identità grafica
Se c’è una cosa che faccio di continuo è guardarmi intorno e vedere cosa fanno gli altri, la cosiddetta concorrenza – anche se concorrenza non è visto che molte volte arriva da oltreoceano. Questo guardarmi intorno mi serve a capire cosa pubblicare qui, nel blog, ché a volte non so proprio cosa scrivere! In questa mia continua ricerca mi sono accorta che a volte per parlare della stessa cosa si usano due termini diversi: brand identity e identità grafica. Ma sono davvero la stessa cosa?
Maledette traduzioni
Mi sono sempre chiesta quale locuzione avrei dovuto usare per parlare di quello che faccio. E siccome per me è sacro usare le parole giuste non potevo non mettermi alla ricerca per capire bene cosa scrivere.
Partiamo dal fatto che di mezzo ci sono due lingue: l’inglese (brand identity) e l’italiano (identità grafica). Mi sono sempre chiesta se sono l’una la traduzione dell’altra e finalmente ho trovato una risposta. No, non sono la stessa roba e ad essere precisi l’esatta traduzione di brand identity è identità di marca, mentre in inglese identità grafica è visual identity. Ma allora perché online questi termini sono così confusi?
Cosa è davvero la brand identity
Ammettiamolo, dire mi occupo di brand identity fa più figo. Sarà l’inglese – che fa più professional – sarà che parlare di brand rende meglio la complessità che c’è dietro un lavoro di identità grafica. Però le due cose sono ben distinte e secondo me un po’ di chiarezza non guasta. La brand identity è l’identità di un’attività e comprende: il nome, il payoff – lascio a C+B spiegare bene il concetto che anche lì c’è un po’ di confusione – la parte grafica e tutti gli elementi che ti identificano. Dentro ci trovi anche la mission, la vision aziendale, i valori, la personalità!
La brand identity è in sostanza come gli altri percepiscono la tua attività, sia a livello visivo che emozionale. È l’esperienza che vivono i tuoi clienti quando comprano da te, quando ti leggono online o quando lavorano con te. Sono le parole e le sensazioni che usano per descriverti agli altri. Per questo è una parte così importante della tua attività: è la tua riconoscibilità, la tua unicità. Ed è anche ciò che ti permetterà di avere i clienti giusti, con una personalità affine alla tua attività.
Penso a Muji e alla sua identità: chiara, pulita, essenziale ma anche soffusa, non invadente. Sono le sensazioni quando entro in un loro negozio: l’ordine degli scaffali, i colori delicati, la musica non urlata, i profumi che ti portano in luoghi lontani. Sono le sensazioni quando uso un loro prodotto: essenziali, funzionali, piacevoli da usare e belli da vedere. L’identità di Muji non è solo un logo rosso ma l’esperienza che vivi acquistando da loro e usando i loro prodotti. Se non conosci Muji ti consiglio di guardare e ascoltare questo video.
L’identità grafica: la parte di un insieme
Ricordi quando alle elementari ti hanno spiegato gli insiemi nella matematica? Un insieme (brand identity) è formato da tanti elementi che possono essere raggruppati tra loro in altri sottoinsiemi (strategia, identità grafica, comunicazione).

Come vedi l’identità grafica è solo una parte di quella del brand. Che poi ha una sua sotto struttura ben definita su questo non ci piove, ma di sicuro non sono la stessa roba. L’identità di un brand è molto più complessa della sola parte grafica: dentro c’è tanta strategia e comunicazione, cose che un@ grafic@ non può fare. Per ogni pezzetto di identità esistono figure professionali specifiche che sanno tirare il meglio da un’attività e tradurlo in quegli elementi di cui hai bisogno per essere riconoscibile.
Partire con il piede giusto
Ora che sai bene qual è la differenza tra le due cose, ti sei anche res@ conto che se vuoi avviare una tua attività hai un po’ di robe da considerare. Un consiglio che do sempre è questo: prova ad avere un minimo di visione di insieme sulla tua attività prima di buttarti nella mischia. Ad esempio, se mi contatti per avere la tua identità grafica ma non hai ancora deciso come chiamare la tua attività, su che base facciamo il logo? O se hai definito la parte strategica ma non hai una tua identità grafica, come fai a farti notare nel mucchio?
Lo so, ora sei in ansia e stai già contando i soldi che devi investire per partire con il piede giusto. Ma so bene che quando si è agli inizi bisogna fare economia, quindi ecco alcune risorse utili che funzionano – testate personalmente!
- Balenalab: non sia che nome dare alla tua attività? Chiara è un portento in questo campo e nel suo blog dà tanti consigli utili per provarci da sol@ e per scrivere bene.
- Guido: hai detto marketing? Questa libreria di corsi per imparare il marketing (e non solo) è sterminata. A me ha aiutato non tanto, di più!
- Di cosa scriviamo quando scriviamo per lavoro: un ebook di Annamaria Anelli per far parlare la tua attività con le parole giuste.
- Impara la grafica facile: i miei consigli per iniziare e migliorare la grafica che usi tutti i giorni online e offline.

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