Serif

Categoria dei caratteri tipografici caratterizzati dalla presenza di grazie. Le grazie sono dei tratti decorativi, degli allungamenti che, posti alle estremità delle lettere, rendono più aggraziato un carattere. Si contrappongono alla categoria sans serif (a bastoni), hanno uno stile elegante e classico e sono usati principalmente per quotidiani, riviste e libri.  Il primo esempio nella storia di serif è il Lapidario Romano, forma di scrittura dell’antica Roma. All’epoca gli scalpellini non riuscivano a incidere lettere nella pietra con terminazioni ad angolo retto. Da qui l’aggiunta delle grazie, una necessità più che una scelta estetica. Anche l’avvento della stampa a caratteri mobili è caratterizzato dai serif. Questo stile ha quindi fatto la storia dei caratteri tipografici.

I caratteri tipografici serif sono molto adatti per i testi lunghi: migliorano la leggibilità grazie alla presenza delle grazie che aiutano l’occhio a scorrere tra le parole e a distinguere i singoli caratteri. Ciò vale per i testi scritti mentre per quelli a schermo si preferiscono caratteri a bastoni. Allo stesso tempo questo stile offre anche dei caratteri dal forte impatto visivo, infatti molte volte sono scelti per i titoli delle riviste – come per le copertine di Vogue. Tra i caratteri più conosciuti ci sono il Times New Roman (ideato per il quotidiano The Times), il Bodoni, più geometrico e moderno, e il Garamond, famiglia tra le più usate in editoria.

Esempio di carattere tipografico serif. Dizionario di grafica di Marianna Milione
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