Marilisa Dalla Massara è una copywriter e progetta contenuti per la comunicazione di piccole aziende, con una particolare attenzione per il settore turistico.
Con lei ho fatto un lavoro di rebranding: aveva già un logo e un’identità ma erano solo abbozzati. Per lei era arrivato il momento di fare sul serio e avere un’identità visiva unica e professionale. Per questo quando mi ha contattata era pronta al cambiamento e al togliersi di dosso lo stile stereotipato dei copywriter, cioè quello della macchina da scrivere. Con la nuova identità dovevamo tirare fuori la sua unicità e raccontare il suo approccio al lavoro e con le persone.
Leggendo le risposte che aveva dato al questionario ho capito subito quanto forte sia la sua relaziona con le persone e con il loro pensiero. L’identità visiva doveva raccontare il suo lavoro di traduzione (dal pensiero ai testi) e semplificazione delle parole che fai per i suoi clienti. E per mostrare la sua capacità di rendere le cose complesse semplici dovevo trovare una chiave estetica in grado di raccontare questa sua attitudine.
Quando ho scelto le immagini per la moodboard mi sono focalizzata su tre aspetti: il rapporto empatico con i clienti, lo stile grafico e le suggestioni cromatiche. Questa selezione mi ha aiutata nel definire non solo la palette colori ma anche il logo.
La palette colori trae ispirazione da un immaginario fresco e contemporaneo, fatto di tinte con carattere e dai forti contrasti. Il risultato è una palette distintiva e iconica. L’identità è caratterizzata dai colori più accesi (petrolio e denim), mentre i colori meno squillanti e più rilassanti (salvia e fiordaliso) sono secondari e sono usati quando si vuole aggiungere colore ma senza prevaricare. I due colori neutri sono pensati per i testi (nero) e per gli sfondi (cemento).
Per la scelta dei caratteri tipografici mi sono affidata alla sua preferenza per quelli semplici e lineari. Ho scelto due caratteri sans serif, entrambi con una buona leggibilità (su carta e su schermo), con tanti stili e un’ampia gamma di glifi utili per il suo lavoro in cui le parole sono tutto.
Per Marilisa ho realizzato anche un pattern che riprende lo stile del logo. Ho giocato sull’intreccio delle linee in diversi colori e le ho proposto una variante con testo sovrapposto. Di impatto, il pattern è pensato per essere utilizzato per dare maggiore carattere e personalità alle sue grafiche sia come cornice che come sfondo.
Per il logo ho voluto enfatizzare la parte più umana del suo lavoro, ovvero quella che parla dei suoi clienti e della relazione che ha con loro. Il concept traduce due concetti: la confusione di chi non riesce a usare bene le parole e il suo saper semplificare i concetti per raccontarli al meglio. Il risultato è un logo plurale: da un lato l’imperfezione (e l’autenticità), dall’altro l’accuratezza e il rigore della competenza. Un’immagine inusuale per l’iconografia della sua attività e per questo forte e riconoscibile.
L’insieme dei due elementi (groviglio e linea) creano un logo emblema del dualismo. È strutturato in due aree identiche e contrapposte: una più caotica (il groviglio) e l’altra più precisa (la linea e il suo nome). Il groviglio rappresenta la confusione di chi vuole scrivere per la sua attività (i suoi clienti) ma non ci riesce, di chi ha mille parole in testa e non sa da dove iniziare. La linea, simbolo della linearità, rappresenta il suo saper trovare le parole giuste. Anche il colore ha un ruolo centrale nel logo: sottolinea l’aspetto più autentico e empatico del suo modo di esprimerti. Il nero invece mostra la parte più razionale e rigorosa del suo lavoro.
Il logo ha una struttura orizzontale che non si adatta a tutti i contesti, per questo ho realizzato due alternative. Riprendono le forme del logo principale (groviglio e linea) ma sono adattate a un formato più compresso: la linea si riduce e il groviglio si sviluppa con maggiore verticalità. Con o senza nome, Marilisa può usare il suo logo anche in situazioni molto piccole.
Per il biglietto da visita ho selezionato un formato più allungato rispetto al classico. Questa scelta mi ha permesso di dare maggiore risalto al logo e alla sua struttura orizzontale, oltre a darmi maggiore spazio per inserire le informazioni di contatto. Infatti il suo nome, molto lungo e presente diverse volte (mail e sito), su un biglietto classico sarebbe risultato ingombrante e per questo avrei dovuto ridurre le dimensioni del carattere. In questo modo invece i dati sono leggibili e l’insieme è ben bilanciato. Sul retro il pattern fa da cornice alle informazioni di contatto, aggiungendo una nota di carattere e distinzione al biglietto da visita.
Marilisa ha poi scelto di ringraziare i suoi clienti con una cartolina in stile bullet journal dove poter scrivere appunti e idee. Su un lato l’area dedicata agli appunti, perfetta anche per realizzare delle to do list. Sull’altro invece abbiamo deciso di usare il pattern con in sovrapposizione la scritta memo che si ripete. Una thank you card utile ma anche decorativa.
La comunicazione di Marilisa avviene principalmente su Instagram, per questo l’identità visiva per i social si è focalizzata solo su questo canale. Per presentare al meglio la sua attività ho realizzato delle icone personalizzate che userà come copertine per i suo contenuti in evidenza. Lo stile riprende quello del logo, cioè c’è un’alternanza tra linee più geometriche a dettagli colorati e curvilinei. Le icone riassumono il contenuto delle storie e invogliano a scoprire di più, oltre a rispecchiare la sua identità visiva e a rendere il profilo Instagram più professionale.
Oltre alla realizzazione della sua identità, Marilisa ha deciso di investire nella grafica di uno strumento per la produzione dei contenuti per la comunicazione di un’attività del settore turistico: la mappa dei contenuti per l’ospitalità. Questa mappa serve a chi ha un albergo, un b&b, un agriturismo e vuole intercettare il cliente nelle sue diverse fasi, da quella di ricerca a quella di recensione.
Per Marilisa era importante che la mappa fosse uno strumento utile ma anche comodo per i suoi clienti. Questo ha significato lavorare sulla dimensione delle aree della mappa affinché ci fosse spazio sufficiente per scrivere. Abbiamo anche ragionato sui colori da utilizzare visto che la mappa deve essere stampata in casa. È molto probabile che verrà stampata in scala di grigi, per questo abbiamo deciso di usare solo le due varianti di verde della sua palette. In questo modo il petrolio, che è il suo colore principale, è protagonista della mappa sottolineando così che la mappa è un suo prodotto e non uno strumento anonimo.
La parte più creativa ha coinvolto la realizzazione delle icone personalizzate. Sono partita dal disegno di una mascotte che rappresenta il viaggiatore. Le sue sembianze sono neutre, cioè non è né un maschio né una femmina, perché nella compilazione della mappa il genere non è un elemento significante. La mascotte è la base sulla quale ho poi costruito tutte le icone, arricchendola di dettagli che connotano le tappe della mappa.
Infine, per dare una maggiore struttura alla mappa, è stato aggiunto il titolo e due aree in stile bullet journal dove segnare appunti e idee, oltre al suo logo e ai suoi contatti.