11 Mar Un’idea è inutile chiusa in un cassetto
Sono un po’ di anni che ho salvato nella barra dei preferiti un link. Ce l’ho da così tanto tempo che ormai fa arredo. Ufficialmente è il segnalibro di un carattere tipografico per un ipotetico logo. Per me è il link ad un’idea che da troppo tempo io e il mio compagno rimandiamo. L’idea è di aprire un blog dove raccontare i nostri viaggi in camper e le nostre passeggiate attraverso le miriadi di foto che scattiamo – e che per ora servono solo a riempire schedine e hard disk. Per ora siamo ancora nella fase “Dovremo farlo” ma non so ancora quando ci daremo una mossa. Poi guardiamo blog fighissimi di gente che gira il mondo e vorremmo tanto essere un pochino come loro.
Quante volte ti capita di pensare «Potrei fare anche io quella cosa lì!» e poi non la fai mai? E tutte quelle volte che non concretizzi un’idea e poi te ne penti perché c’è qualcuno che te l’ha “rubata”?
Ogni scusa è buona
La maggior parte delle volte che non porti avanti un’idea è perché hai trovato qualche scusa. Io sono la prima ad avere mille idee e a lasciarle lì, chiuse a chiave in un cassetto. Una scusa evergreen per chi non si dà mai una mossa è “non ho tempo” ma è molto gettonata anche “non sono in grado di…”. La mia scusa preferita invece è: non ho un posto/attrezzatura per farlo. Pur di non affrontare l’incertezza dell’idea nuova da realizzare si preferisce restare nella propria comfort zone e continuare a fare le stesse cose anche se non si è felici. Ma tutto questo continuo rimandare può essere deleterio per la propria attività.
Il rischio di restare fermi, immobili nelle proprie certezze è di passare inosservati. Cambiare per seguire una nuova idea invece fa bene: è rigenerante e, anche se non andrà come avevi immaginato sicuramente sarà stato un modo per scoprire nuove strade, per crescere.
La motivazione arriva quando meno te l’aspetti
Da ragazzina a chi mi chiedeva «Cosa vuoi fare da grande?» io rispondevo «La grafica pubblicitaria!». Non ricordo cosa intendevo con grafica pubblicitaria sta di fatto che mi sono laureata in design del prodotto e che ho lavorato per quasi 5 anni nello stesso settore. Dell’idea di fare la grafica nessuna traccia, sparita da qualche parte. Poi di punto in bianco mi sono ritrovata a dover rimboccare le maniche perchè il lavoro non c’era più. Mi sono disperata? No, anzi, ero felice perché fino ad allora non mi sentivo realizzata ma non avevo mai avuto il coraggio di mollare. Finalmente era arrivato il momento di tirare fuori l’idea di me ragazzina dal cassetto: fare la grafica. Sapevo che non sarebbe stato facile ma ero arrivata al punto che non potevo fare altrimenti.
Portare avanti un’idea è dura, ci vuole tanto impegno e fatica ma con la motivazione giusta si può fare tutto. Io adesso ho una nuova idea in mente, so che mi porterà via un po’ di tempo, che mi toccherà lavorare più di quanto faccia ora ma voglio farlo. Lo voglio perchè ho un obiettivo preciso: lavorare come ho sempre voluto, con cura e dedizione e con clienti che diano valore a quello che faccio per loro. E siccome non voglio più farmi trovare impreparata, questa volta non resto ad aspettare che la motivazione arrivi ma me la creo. Idea stai tranquilla che questa volta non scappo.
Pingback:Style guide e logo: come nasce un'identità grafica | Marianna Milione
Pubblicato alle 10:34h, 13 Maggio[…] fatta. Invece per il carattere tipografico ammetto che è stato tutto più semplice, sarà perché ne ho scelto uno che avevo adocchiato da un po’. Ma vediamo tutto più nel […]