Opificio Genovese nasce dall’incontro di Manuel e Giuseppe che insieme rilevano il “Negozietto di Albaro”, storico negozio di tessuti nel cuore di Genova. Il loro obiettivo era passare da piccolo negozio di quartiere a ecommerce punto di riferimento in tutta Italia per professionisti che cercano tessuti d’arredamento di altissimo livello a prezzi outlet.
Le loro due anime molto diverese, Giuseppe col suo estro e la sua creatività e Manuel l’anima strategica, hanno dato vita ad un’attività in grado di selezionare tessuti pregievoli e offrire la propria competenza nel confezionamento di prodotti di alta qualità.
Le sfaccettature di Opificio Genovese hanno richiesto un’identità pulita, semplice, essenziale ma che sia in grado di trasmettere eleganza e modernità, artigianalità e pregio.
Il cardine di Opificio Genovese è la ricercatezza che vuol dire attenzione nella scelta dei tessuti, cura nel trasformarli e competenza a disposizione del cliente, ed è ciò che l’identità visiva trasmette.
Per la creazione della moodboard mi sono focalizzata su scenari che evocassero un immaginario fatto di raffinatezza e modernità. Le immagini con i tessili aggiungono
suggestioni materiche e cromatiche restituendo uno scenario elegante, ricercato e essenziale. L’obiettivo è infatti quello di restituire suggestioni che concorrono ad una rappresentazione visiva chiara, riconoscibile ma non troppo elaborata visto che l’attività rappresenta molteplici e diversificati marchi.
Per la palette colori ho identificato 6 tonalità: il colore principale è il velluto, un blu morbido e intenso, affiancato dalla tonalità secondaria satin, più spento e delicato. Segue poi una tonalità in contrasto, il pelle, e una più discreta, il raso. Concludono la palette il bianco e il nero che fungono da base neutra per gli altri colori della palette. L’insieme di queste tonalità restituisce una palette raffinata e chic che ben si addice all’offerta di artigianalità, ai valori di competenza e creatività che caratterizzano Opificio Genovese.
Per la scelta dei caratteri tipografici ho optato per uno stile semplice ma moderno e ricercato. Il primo, Coconat, è un carattere leggermente graziato quindi classico, elegante ma al contempo moderno e mai lezioso. Il secondo invece, più semplice e lineare, è Muli nella versione light (sottile) più discreto e bilanciato.
Per il logo di Opificio genovese mi sono focalizzata sulla parte testuale scegliendo un carattere molto deciso e dalle grazie affilate che mi hanno ricordato aghi e fusi usati nell’ambiente tessile. Nel logo domina il nome dell’attività seguito in basso dal testo “da tessuto ad arredo” restituito con un carattere corsivo che contrasta bene e aggiunge classicità al tutto. Nella parte superiore è invece presente una rappresentazione ridotta del nome usando solo le due iniziali e legate tra loro da una forma che ricorda, appunto, un ago o un fuso, il tutto racchiuso all’interno di un cerchio.
Il logo concilia bene le diverse anime di Opificio Genovese, storia e modernità, creatività e strategia, grazie alle contrapposizioni tra un carattere molto moderno e uno più classico. Anche la sua capacità di offrire tessuti di pregio a prezzi molto accessibili, e quindi la sua grande forza e grinta sul mercato viene raccontata attraverso la scelta del carattere dagli apici molto affilati. Il risultato è un logo molto moderno e raffinato in grado di raccontare la proposta di valore offerta da Opificio Genovese.