02 Feb La fotografia monocromo
E’ una tendenza che va avanti da diverso tempo e sembra sia ancora in auge: sto parlando della fotografia monocromo, uno stile in cui oggetti e ambienti assumono il medesimo colore o sfumatura creando un’immagine monocolore. Molto contemporanea, questa modalità di espressione è utilizzata nell’ambito della moda e del design, ma esistono anche diversi esempi nella fotografia del cibo. La mia ricerca per capire chi sia stato il primo a lanciare questa “moda” non ha portato buoni risultati (che sia stato Picasso con il suo “Periodo blu”?), sta di fatto che imperversa da parecchio e sembra non voler cessare. Non a caso pochi mesi fa l’app VSCO ha lanciato un preset gratuito realizzato con Nike Sportswear che elabora le foto rendendole completamente rosse.
Photo credits: Samalive
Come ogni foto esige, la composizione è l’elemento cardine: posizione del soggetto, luci, ombre, colori, sono gli aspetti fondamentali per la costruzione di un buono scatto. Nelle foto in monocromo il colore ha un valore ancora maggiore perché è il vero protagonista dello scatto, ed è studiato con attenzione.
Esistono diverse espressioni di questo stile: alcuni giocano sull’utilizzo di un unico colore per ogni oggetto, quasi ad annientarne la riconoscibilità per darne un nuovo significato, altri invece lavorano sulle sfumature di un colore, variando saturazione e luminosità, altri ancora rappresentano uno stesso colore attraverso diversi materiali, superfici, texture, creando una composizione più equilibrata ma non meno espressiva.
Mentre nel primo caso si ha un’immagine piatta, bidimensionale, più grafica che fotografica, negli altri due casi il colore è mostrato nella sua tridimensionalità.
Un settore che utilizza molto questa modalità di espressione è sicuramente l’advertising perché è una tipologia di comunicazione che produce immagini che catturano l’attenzione, che si distinguono diventando molto riconoscibili. Esistono numerosi esempi nella moda, nel prodotto, nella cosmesi, nell’alimentazione, e diversi sono i fotografi che ne hanno fatto una loro chiave interpretativa.
Photo credits: Steve Marais, Lea Colombo, Alex Santana, Tim Walker, Emma Anderson, Rasmus Skousen
Photo credits: Stephanie Gonot, Mon Palmer, Ana Domínguez & Omar Sosa & Nacho Alegre, Thinx, Peter Larson & Dana Sobota, Griottes
Le foto monocromatiche non sono utilizzate solo per pubblicizzare un prodotto ma anche per comunicare suggerimenti stilistici soprattutto nel campo dell’interior design e dell’arredo. Ricordo la rivista HOME della casa editrice HEARST che in ogni suo numero dedicava un servizio su di un colore, mostrandone i molteplici utilizzi in tutta la casa, dalle pareti al più piccolo oggetto d’arredo.
Photo credits: Home Hearst
Anche in questo settore gli esempi sono tantissimi e, oltre che belli, sono anche molto ispirativi e di stimolo a sperimentare con il colore. Io li trovo molto interessanti soprattutto nella progettazioni di prodotti, perché suggeriscono la possibilità di utilizzare il materiale come veicolo espressivo del colore. Ad esempio, il nero di una superficie metallica non è lo stesso nero di una superficie in legno, così come un nero opaco risulterà diverso da uno lucido. Non a caso le palette Pantone esistono nelle versioni “Coated” e “Uncoated” e la differenza di uno stesso colore ma nelle due versioni è impressionante!
Vi lascio con una galleria di immagini organizzate per colore, ma per chi non fossero abbastanza vi segnalo il blog “The leo is all in the mind” del designer e art director Anouk Wirtz, il quale raccoglie numerosissime foto e le organizza per colore seguendo la successione cromatica dello spettro.
Photo credits: Cubed Studio, Casper Sejersen, Lisa Cohen & Indianna Foord, Vera Kyte, Krakvik & D’Orazio, Playful, Rochelle Seator, Mora & Karsten Wegener, Brooke Holm & Marsha Golemac, Lisa Jahovic, FermLiving, Studiopepe, Line Klein Studio, MUJI, Vifa, Amanda Rodriguez, Lexon
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Pubblicato alle 16:28h, 10 Novembre[…] se non siete ancora sazi di colore, rifatevi gli occhi con un po’ di fotografie monocromo del mio scorso […]