Colorama – Il mio campionario cromatico è un interessantissimo libro sui colori scritto dallo studio parigino Cruschiform e dedicato ai bambini in età scolare. Io me ne sono subito innamorata e vi spiego perchè non è solo per i più piccoli ma anche per chi come me è sempre alla ricerca di spunti cromatici.

Fresco fresco di uscita (ottobre 2017), la scrittrice Marie-laure Cruschi ha raccolto ben 133 sfumature e ne ha svelato i segreti, raccontando l’universo poetico dei colori attraverso parole e bellissime illustrazioni.

Il libro è un campionario di sfumature mai banali, attinte dai suoi ricordi d’infanzia, dalle sue esperienze e dalla sua personale sensibilità. Ogni colore è restituito con una definizione che ne esplora le radici, siano esse tecniche, scientifiche, storiche, etimologiche e linguistiche.

Lo sapevate che l’indaco è il risultato della fermentazione delle foglie di indaco al contatto con l’aria? O che il malva è stato il primo colorante sintetico prodotto industrialmente?

Più che un libro la definirei una piccola enciclopedia ricca di informazioni e curiosità. Che si sappia, è rivolto ai bambini quindi la scrittura è molto semplice, ma ogni tanto bisogna pur leggere qualcosa di non troppo complicato.

SFOGLIATE QUALCHE PAGINA DI QUESTO MERAVIGLIOSO LIBRO SUI COLORI!

C’è tanto lavoro e tanta competenza in questo libro sui colori, e si vede tutta: le fonti sono autorevoli e le sfumature originali e accattivanti. Lo consiglio assolutamente, per gli amanti del colore e per chi vuole regalare ad un bambino un bellissimo viaggio alla scoperta di stimolanti e coloratissime curiosità.

Per chi ha voglia di esplorare di più il libro potete fare un salto sulla pagina Behance dello studio, dove troverete tante immagini. Vi assicuro che dopo lo vorrete aggiungere alla vostra biblioteca! Lo potete acquistare sia nello store della casa editrice Ippocampo Edizioni che su Amazon, ovviamente. Buona lettura!

p.s.: se non siete ancora sazi di colore, rifatevi gli occhi con un po’ di fotografie monocromo del mio scorso articolo.

Photo credits: Marianna Milione, Cruschiform