13 Feb Kehinde Wiley e Amy Sherald per i ritratti presidenziali di Michelle e Barack Obama
Washington, ieri 12 febbraio sono stati mostrati al pubblico i ritratti presidenziali di Michelle e Barack Obama realizzati da due incredibili artisti, Kehinde Wiley e Amy Sherald. Esposti alla National Portrait Gallery dello Smithsonian e aperti al pubblico da oggi, è un rito di passaggio che molti ex presidente e ex first lady hanno seguito. I loro ritratti presidenziali sono stati i più attesi: non solo Obama è diventato il primo presidente afroamericano ad avere un ritratto nella National Portrait Gallery, ma Wiley e Sherald sono i primi artisti afroamericani a dipingere un ritratto presidenziale ufficiale. In un periodo storico in cui l’intolleranza e il razzismo sono sempre più presenti, i ritratti presidenziali di Michelle e Barack Obama e la scelta degli artisti sono un messaggio potente, e dimostra il continuo impegno politico degli Obama per un’America migliore.
Chi è Kehinde Wiley?
Kehinde Wiley è un ritrattista newyorkese noto per i suoi dipinti realistici in cui ritrae persone nere in pose eroiche. Il suo riferimento a dipinti degli antichi maestri è fortissimo, soprattutto nella scelta delle pose. Combina spesso espressioni artistiche diverse, dal rococò francese all’architettura islamica, con la cultura urbana contemporanea in opere cariche di colori e espressività.
Per la realizzazione del dipinto Wiley ha scattato migliaia di fotografie, scegliendo un processo molto diverso dalle tipiche sedute richieste per la maggior parte dei ritratti. Il dipinto ritrae Barack Obama seduto e immerso in un fogliame verde intrecciato a fiori specifici: il crisantemo, fiore ufficiale di Chicago, il gelsomino, per le Hawaii, e i gigli blu africani, simbolo delle origini di Obama.
L’ex presidente ha scherzato sull’aver provato a negoziare per una sua immagine con meno capelli grigi, e ha poi sottolineato la forte connessione con l’artista. Entrambi hanno avuto un percorso di vita simile, una madre americana che li ha cresciuti con amore e sostegno, e un padre africano assente. La loro vita li ha portati ad impegnarsi per la popolazione afroamericana che la società ancora oggi fatica ad accettare, ma ognuno con le proprie capacità. Obama diventando presidente di una delle nazioni più potenti al mondo e impegnandosi per l’equità delle persone. WIley riconoscendo la bellezza e la dignità di persone invisibili e mostrandone al loro immagine in grande scala obbligandoci a guardarle davvero.
Chi è Amy Sherald?
Amy Sherald è una pittrice americana conosciuta per i suoi ritratti che affrontano il tema della giustizia sociale. Se all’inizio le sue opere erano principalmente autoritratti, con il tempo la sua arte ha assunto un contesto sociale molto forte che l’ha portata a raccontare l’identità del Sud America e a scegliere di dipingere solo persone nere. La sua caratteristica è quella di realizzare il colore della pelle in un grigio scuro, quasi acromatico, scegliendo un’espressività molto vicina ad uno stile illustrativo, quasi grafico.
Il dipinto la ritrae con un lungo abito bianco con decori astratti colorati, in un’espressione intensa e pensosa. Michelle Obama è rimasta esterefatta, stupita dal lavoro svolto da Sherald e dal suo impatto che avrà sulle donne e ragazze afroamericane. Un dipinto che non mostra la regalità di una ex first lady, ma un ritratto in cui identificarsi. Negli anni molte ragazze visiteranno il museo e vedranno un immagine che le somiglia mostrata in un’importante istituzione americana.
«Amy, voglio ringraziarti per aver catturato in modo così spettacolare la grazia, la bellezza, l’intelligenza, il fascino e l’ardore della donna che amo.»
Barack Obama
Con voce commossa Michelle aggiunge che è onorata di aver preso parte ad un momento storico così importante, di essere stata al fianco di Barack e aver svolto un piccolo ruolo nel cambiamento della nazione. E che anche se c’è molto da fare, non c’è ragione per non essere e orgogliosi del lavoro svolto e ottimisti su un futuro migliore.
Fonti: CNN, La Repubblica, New York Times, Saul Loeb/AFP/Getty Images, Shoppe Black, Time, Wikipedia
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