
01 Ott Come ho rinnovato la mia immagine coordinata
È “facile” lavorare sull’immagine coordinata degli altri, difficilissimo sulla propria. Ebbene sì, ogni volta che devo lavorare su me stessa mi sembra tutto così complicato, non mi piace nulla, sono sempre insoddisfatta, insomma, una vera tragedia. Non so se capita anche te, ma a me ogni volta che vedo un’altra attività ho sempre mille idee, per la mia nessuna. E così è successo nel momento in cui ho deciso che avrei dovuto rinnovare la mia immagine coordinata perché la mia attività stava cambiando radicalmente. Panico! Ma avevo davvero bisogno di questa trasformazione per poter ripartire: un po’ come quando superi un momento di difficoltà e decidi di tagliarti i capelli – e non è mai solo una spuntatina! – per dare un messaggio forte di cambiamento.
Sono partita dal moodboard
È stata la parte più divertente ma anche quella che ha subito più cambiamenti nel tempo. Non è stato facile riuscire ad inquadrare cosa passasse nella mia testa quando pensavo alla mia attività: tradurla in immagini mi ha aiutata a fissare meglio le idee. In realtà non ho un vero e proprio moodboard ma una bacheca di Pinterest dove continuo a raccogliere le immagini che più mi ispirano ma anche tanti spunti per i contenuti. La cosa migliore per me è stata creare all’interno della bacheca diverse sezioni, ognuna relativa ad ogni parte della mia immagine coordinata (sito, stile fotografico, colori) così da poterle consultare facilmente ogni volta che dovevo lavorarci su. Adesso se riguardo i pin mi accorgo quanto mi siano stati di aiuto nonostante siano molto diversi dall’immagine che deciso per me stessa; continuerò ad usarli perché sono fondamenti per poter ragionare, elaborare e tradurre in grafica, foto e contenuti il mio stile.
Ho tenuto il vecchio logo
Funzionava, perché cambiarlo? In realtà è il terzo e finalmente quando lo guardo a distanza di tempo sono soddisfatta. Il concetto alla base del logo è sempre stato lo stesso solo che col tempo la mia sensibilità e le mie capacità sono cambiate. Ora è meno spigoloso, più elegante e più adattabile e penso che finalmente funzioni a dovere. Dei precedenti esistono ancora tracce sul web – povere mie foto su Flickr marchiate a fuoco da tali orrori! – ma nei canali che uso ora sono scomparsi completamente. Ogni volta che vedo del materiale dove ho utilizzato il logo precedente mi dà un fastidio! Se potessi vorrei una gomma magica per sostituire il vecchio con il nuovo ma non si può – il mio timore più grande è di confondere le persone con mille cambiamenti. Ormai è fatta, il logo ce l’ho da un po’, non mi resta che non cambiarlo più.
Ho creato la mia palette colori
All’inizio non ne avevo una, non ne sentivo la necessità perché non avevo ancora un’attività strutturata e usavo il web solo come portfolio lavori. Ma era arrivato il momento di creare una palette colori; e così sono passata da zero colori a troppi colori: rosso, rosa, giallo, arancio. Visti insieme erano carini ma appena ho provato ad utilizzarli ho capito che avevo sbagliato tutto. Non sarei mai riuscita ad avere un’immagine chiara, equilibrata, coordinata. Ho fatto un passo indietro, ho guardato tutto con un occhio più razionale e meno emotivo e ho deciso di tagliare due colori: sono rimasti quelli che più si adattavamo alla mia idea di estetica che volevo mostrare all’esterno. Sono soddisfatta? Moltissimo. E mi è utilissima: la vita è più semplice quando devi produrre delle grafiche e sai che devi usare i colori della palette e non inventarteli ogni volta.
Ho cambiato (di nuovo) la grafica del sito
Non l’ho fatto perché non mi piaceva più il mio vecchio sito, anzi, dopo tanti tentativi avevo trovato la grafica giusta per la mia vetrina di lavori. Ma era solo una vetrina e non mi bastava più. Avevo deciso di strutturare la mia attività e il vecchio sito non era fatto per raccontare i miei servizi e per chi lo visita. Quindi ho raccolto tutte le informazioni che andavano inserite, ho creato i contenuti (foto e testi), ho lavorato su carta per la struttura e, solo dopo aver preso tutte le decisioni, ho aggiornato il sito. Ed è stata anche un’occasione per imparare cose nuove: sono sempre stata affascinata dal codice CSS e per il nuovo sito ho deciso di studiarlo un po’ per riuscire a personalizzare il template di base. Non sono una programmatrice e non avrei mai potuto creare il sito da zero, quindi mi sono dovuta affidare ad un template: se avessi solo sostituito i contenuti, non avrei mai ottenuto il sito adatto alla mia attività e, cosa peggiore, sarebbe stato simile a molti altri siti. Invece lavorando prima sui contenuti e poi sulla grafica sono riuscita ad ottenere un sito facile da visitare e che mi rispecchiasse. Yeh!
Ho scelto i canali per la mia comunicazione
Anche se può sembrare fuori contesto, scegliere quale canali usare per la mia comunicazione ha significato lavorare sulla grafica dei contenuti e del contenitore. Ho scelto due canali con i quali ho già dimestichezza e che ritenevo più adatti alla mia attività: la newsletter e Instagram. Per adesso penso di concentrarmi solo web, ho i bigliettini da visita ma non ho bisogno di altro materiale stampato. D’altronde non sempre un’immagine coordinata è solo su carta, anzi, ultimamente si ha più bisogno di grafica per il web ed è proprio il mio caso. Lavoro da casa e sono interessata anche a clienti non vicinissimi con i quali avrei un rapporto solo via web, era inutile investire sul cartaceo.
Newsletter
Per la newsletter , attiva già da un anno, ho rinnovato completamente la grafica, dal format della mail a tutti i form di Mailchimp. Mentre prima la grafica era un po’ trascurata – e molte volte le mail cambiavano aspetto a seconda dei contenuti – ora c’è uniformità. Ovunque c’è lo stesso font, gli stessi colori, e ho definito una struttura per l’oggetto delle newsletter così da essere subito riconoscibile. Credo che lavorare anche sull’elemento che può sembrare il più insignificante aiuti a dimostrare la propria professionalità.
Per Instagram invece ho lavorato sullo stile fotografico e sulla grafica delle stories e delle copertine degli highlights. Applicare l’immagine coordinata solo al sito e poi avere il profilo Instagram anonimo sarebbe stato come darsi la zappa sui piedi. Ora ho dei contenuti in evidenza con una copertina che riprende lo stile delle icone del sito e dei format per le stories. Perché avere un’immagine coordinata oltre a creare uniformità e riconoscibilità, rende il tutto più semplice: sapere in anticipo la grafica da utilizzare mi permette di concentrarti di più sui contenuti.
Ammetto che c’è voluto più tempo del previsto e che ho fatto mille cambiamenti in corso d’opera ma finalmente sono soddisfatta! Ora mi chiedo solo una cosa, cioè quanto tempo passerà prima che mi stufi e cambi idea. Il mio obiettivo è di lasciar perdere l’immagine coordinata e concentrarmi per i prossimi anni solo sul mio lavoro. Riuscirò nell’impresa?
Pingback:Come usare e interpretare i trend per la tua attività | Marianna Milione
Pubblicato alle 09:02h, 14 Gennaio[…] momento. Lo so che è difficile perchè anche io mi sono ritrovata ad affrontare questo problema quando ho dovuto rinnovare la mia immagine coordinata. Scegliere la propria identità senza lasciarsi influenzare dai trend diventa ancora più difficile […]