
27 Mag Come nasce un’identità grafica. Parte 3: grafica sul web
Eccomi con la terza e ultima parte dedicata alla creazione di un’identità grafica. Oggi ti mostrerò le grafiche realizzate per il web, cioè per i canali che ho scelto per Janara. Di una cosa sono certa, da quando la comunicazione si è spostata dai canali classici, giornali, televisione, radio – che a leggerli così sembra di parlare di roba della preistoria ma è passata solo una decina di anni – al web sono uscite una miriade di cose nuove da progettare con la grafica. Io per Janara ne ho selezionate alcune che per me sono alla base di una buona identità grafica.
La newsletter
Mi sono già dilungata sul perché non puoi inviare una valanga di parole non impaginate – per quanto siano interessanti, diventano faticose e noiose da leggere. Questa volta invece ti faccio vedere cosa significa trasportare la propria identità grafica in una newsletter. Partendo dal presupposto che una newsletter deve essere piacevole da guardare e da leggere, ecco come ho usato gli elementi dell’immagine coordinata di Janara.

Ho puntato molto sui colori – ci ho messo un po’ a definire la palette quindi non mi andava sprecarla. Innanzitutto non ho scelto di usare né il bianco né il nero perché volevo che il risultato fosse molto di impatto. Ho quindi usato il cipria per lo sfondo del corpo della newsletter, il ruggine per i testi, gli elementi divisori, l’intestazione della newsletter e il pulsante con la call to action. Avevo deciso che il ruggine sarebbe stato il colore principale, e allora che sia presente in abbondanza. In contrasto, invece, per dare risalto ai link ho usato il lapislazzuli.
Ho poi usato “Roboto”, uno dei due caratteri tipografici che avevo selezionato nella style guide, e due versioni del logo (quello principale nell’intestazione, quello semplificata nel footer). A proposito di caratteri, devi sapere che sul web, e più precisamente nelle piattaforme di creazione newsletter, non sono tutti disponibili quindi è probabile che quello che hai scelto non sia disponibile. Non è grave, basta trovarne uno simile o abbastanza neutro – della serie non puoi usare sempre i caratteri a bastoni e per la newsletter un graziato.

La grafica per i social
Qui si aprirebbe un mondo perché di social sul web ce ne sono parecchi. Però non si può pensare di seguirli tutti quindi sicuramente ne avrai selezionati alcuni e lavorerai solo su quelli. Se invece sei una di quelle persone che ha un canale per la propria attività ovunque, piuttosto che trascurarlo (e non aver impostato neanche l’immagine del profilo) è meglio chiuderlo. Non ci fai una bella figura se gli altri ti trovano online con un profilo solo abbozzato – parlo proprio io che ho il mio canale FB inguardabile, ma tu non sbagliare come me!
Ma veniamo a Janara: per questa attività ho scelto un po’ di social ma più che altro perché volevo una scusa per parlarti di alcune cose, tipo che per alcuni elementi uguali le dimensioni e i formati cambiano da social a social.
L’immagine del profilo e della copertina
Parliamo prima dell’immagine del profilo: ovviamente ho scelto di utilizzare il logo ma non quello principale. Perché? Perché in un cerchio sarebbe stato troppo piccolo e il nome Janara non si sarebbe letto. Ho preferito usare la versione semplificata che è stata realizzata apposta per queste situazioni -tanto il nome nei social è scritto nelle vicinanze quindi non aveva senso metterlo anche nell’immagine del profilo. Ricorda, sempre meglio la versione ridotta di un logo che quella intera che poi non si vede bene.
L’immagine di copertina invece è più complessa: dentro c’è un’immagine molto emozionale – dimmi un po’ se non ti dà un senso di artigianalità queste mani che toccano le erbe! – circondata da alcuni elementi. C’è il logo, questa volta il principale perché se l’immagine gira almeno c’è il nome dell’attività; un po’ di testo, ma poco poco, l’essenziale per dire cosa fa Janara; un alcuni decori che richiamano le grafiche stampate. L’immagine di copertina è un po’ l’immagine di presentazione della propria attività su un social quindi mai trascurarla.

Veniamo ora alle dimensioni e ai formati: ogni social ne vuole uno e francamente mi sono meravigliata quando ho scoperto che Twitter e LinkedIn chiedono l’immagine del profilo nella stessa dimensione. D’altronde ognuno ha le sue linee guida e tu non puoi pensare di cavartela facendo una grafica che vale per tutti. Rischi di ritrovarti a) con immagini tagliate a caso, b) con immagini sgranate o rovinate dal ridimensionamento automatico dei social. Quindi sì, può sembrare un lavoro inutile, ma è fondamentale sviluppare la grafica per ogni social anche se stiamo parlando di un logo su uno sfondo neutro. Nell’immagine che ho messo qui sotto ci sono un po’ di dimensioni per alcuni social, penso che le troverai utili.

La grafica per Instagram
Ed eccoci al mio capitolo preferito. Per Instagram ho realizzato un po’ più di materiale sia perché penso che un’attività come Janara può non essere ovunque nel web ma non può mancare su Instagram, e poi perché è un canale che mi dà molte soddisfazioni con la grafica. Infatti ci sono un po’ di cose che si possono progettare e io mi sono concentrata su due: le storie e le copertine per gli highlight (i contenuti in evidenza).

I template delle storie
Per le storie ho creato tre template, due dove poter inserire testo e immagini e una per il solo testo. I tre template hanno tutti lo stesso sfondo (cipria), lo stesso uso del colore (ruggine per i titoli, nero per il testo), lo stesso stile. Non a caso si parla di immagine coordinata. Faccio un attimo un passo indietro per spiegarti in poche parole cosa è un template: un template è un modello predefinito, in questo caso un impaginato grafico, dove poter inserire dei contenuti. Il vantaggio di avere un template è che non devi stare a perder tempo a scegliere i colori, i caratteri ecc. ecc., ma puoi concentrarti solo cosa vuoi comunicare. E, cosa di non poco conto, usando sempre gli stessi template sei sempre più riconoscibile: quando i tuoi follower fanno zapping tra le storie ti possono subito riconoscere.
Le copertine degli highlight
Le copertine degli highlight sono invece quegli elementi che spesso vedo tralasciati. C’è chi lascia l’anteprima generata dalla prima storia caricata, chi usa solo dei colori e chi invece le emoji. No, per Janara non potevo accontentarmi di una copertina improvvisata: per lei ho realizzato delle icone ad hoc, una a seconda del tema dell’highlight. Le erbe aromatiche per i contenuti sulle erbe, l’albero di noce per la sua storia e il barattolo per i suoi prodotti.
L’insieme delle copertine, dell’immagine del profilo e di un buon feed rendono un account molto più professionale di uno senza un’identità grafica studiata e applicata.

Pingback:Come nasce un'identità grafica. Parte 2: grafica su carta | Marianna Milione
Pubblicato alle 17:21h, 07 Agosto[…] non sei iscritt* puoi sempre rimediare qui sotto. Ci vediamo la prossima settimana con l’ultima parte dove vedremo come applicare l’identità alle grafiche […]